Rilievo

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2012 TN, Campodenno, Castel Belasi, in corso

Lavori di restauro e recupero del compendio di Castel Belasi

Nucleo dell’intera opera di documentazione è stata la realizzazione di una base di riferimento strumentale ed ortofotografica, che consentisse la caratterizzazione dettagliata dei prospetti e costituisse una solida base di riferimento per ogni successiva operazione di registrazione dei dati ottenuti dall’analisi e dall’eventuale monitoraggio delle strutture e un puntuale riferimento per tutte le attività progettuali legate al recupero ed alla conservazione delle superfici.
Per l’esecuzione di tale operazione è stato eseguito il rilievo strumentale mediante stazione totale dei  principali prospetti del complesso, con la realizzazione di un reticolo metrico georeferenziato sulle murature, collegato alla rete topografica generale.
Tutte le riprese fotografiche sono state successivamente trattate con appositi programmi di fotoraddrizzamento e fotomosaicatura, ottenendo così immagini unitarie ed in scala metrica dei diversi prospetti analizzati.
Il costante utilizzo, in tutte le fasi di acquisizione dei dati in cantiere, di una stazione totale ha consentito il collegamento di tutti i prospetti interni ed esterni rispetto alla quota zero di riferimento, scelta nella soglia dell’ingresso orientale aperta nella cortina principale della fortezza, di accesso alla cosiddetta “corte rustica”.
I fotopiani così ottenuti sono quindi stati inseriti sulla base grafica di riferimento precedentemente ottenuta dal rilevamento strumentale.
In questo modo è possibile ottenere la sovrapposizione degli elementi principali del rilievo sulle ortofotografie in scala, realizzando così un dettagliatissimo rilievo materico delle superfici, base fondamentale per ogni successiva rielaborazione e per l’inserimento grafico di informazioni di tipo diagnostico e progettuale. Si è così ottenuta, inoltre, una insostituibile e puntuale base di computazione metrica degli interventi di conservazione.
Nel corso delle operazioni di rilevamento strumentale si è inoltre operata la  lettura degli scostamenti dalla verticalità in punti notevoli del complesso; tali dati sono quindi stati oggetto di analisi e rielaborazione, ottenendone così specifici elaborati grafici di riferimento.
E’ stata anche eseguita una caratterizzazione planialtimetrica dell’intorno per realizzare una rete topografica  d’inquadramento, per collegare strumentalmente e rendere omogenee e coerenti tutte le operazioni di misurazione eseguite all’interno o all’esterno del complesso, identificate in un unico spazio tridimensionale in relazione alla quota zero di origine.

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2009 PD, Galliera Veneta, Villa Imperiale
RIlievo

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La progettazione è stata preceduta da un’ampia campagna d’indagine che è partita da una situazione di consistente trasformazione dell’edificio e dei suoi prospet...() Approfondisci

2003 PD, Padova, Basilica S. Giustina,museo
Rilievo

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Intervento di recupero e musealizzazione delle porzioni paleocristiane e medievali del complesso. Realizzazione di un percorso interno di visita. ...() Approfondisci

2007 PD, Padova, Basilica S. Giustina, coro vecchio
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Restauro conservativo degli intonaci, degli affreschi, del coro ligneo ed adeguamento impiantistico dell’edificio medioevale denominato ’coro vecchio’ ...() Approfondisci

…io credo soltanto nella iniziativa senza aggettivi, nella iniziativa di tutti. È l’iniziativa che crea la ricchezza, che aumenta il reddito, che apre nuovi posti di lavoro, che stimola il benessere di tutto il paese. Ho l’impressione che in Italia ci sia del lavoro per tutti; un lavoro immenso e che il nostro sia il campo probabilmente più importante, in cui gli scienziati, i tecnici, gli uomini responsabili del nostro devono interessarsi.

Enrico Mattei. San Donato Milanese (Metanopoli) 1 gennaio 1958. Discorso per l’inaugurazione della Scuola di Studi superiori sugli Idrocarburi

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Lavori di restauro e recupero del compendio di Castel Belasi

Nucleo dell’intera opera di documentazione è stata la realizzazione di una base di riferimento strumentale ed ortofotografica, che consentisse la caratterizzazione dettagliata dei prospetti e costituisse una solida base di riferimento per ogni successiva operazione di registrazione dei dati ottenuti dall’analisi e dall’eventuale monitoraggio delle strutture e un puntuale riferimento per tutte le attività progettuali legate al recupero ed alla conservazione delle superfici.
Per l’esecuzione di tale operazione è stato eseguito il rilievo strumentale mediante stazione totale dei  principali prospetti del complesso, con la realizzazione di un reticolo metrico georeferenziato sulle murature, collegato alla rete topografica generale.
Tutte le riprese fotografiche sono state successivamente trattate con appositi programmi di fotoraddrizzamento e fotomosaicatura, ottenendo così immagini unitarie ed in scala metrica dei diversi prospetti analizzati.
Il costante utilizzo, in tutte le fasi di acquisizione dei dati in cantiere, di una stazione totale ha consentito il collegamento di tutti i prospetti interni ed esterni rispetto alla quota zero di riferimento, scelta nella soglia dell’ingresso orientale aperta nella cortina principale della fortezza, di accesso alla cosiddetta “corte rustica”.
I fotopiani così ottenuti sono quindi stati inseriti sulla base grafica di riferimento precedentemente ottenuta dal rilevamento strumentale.
In questo modo è possibile ottenere la sovrapposizione degli elementi principali del rilievo sulle ortofotografie in scala, realizzando così un dettagliatissimo rilievo materico delle superfici, base fondamentale per ogni successiva rielaborazione e per l’inserimento grafico di informazioni di tipo diagnostico e progettuale. Si è così ottenuta, inoltre, una insostituibile e puntuale base di computazione metrica degli interventi di conservazione.
Nel corso delle operazioni di rilevamento strumentale si è inoltre operata la  lettura degli scostamenti dalla verticalità in punti notevoli del complesso; tali dati sono quindi stati oggetto di analisi e rielaborazione, ottenendone così specifici elaborati grafici di riferimento.
E’ stata anche eseguita una caratterizzazione planialtimetrica dell’intorno per realizzare una rete topografica  d’inquadramento, per collegare strumentalmente e rendere omogenee e coerenti tutte le operazioni di misurazione eseguite all’interno o all’esterno del complesso, identificate in un unico spazio tridimensionale in relazione alla quota zero di origine.

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Nucleo dell’intera opera di documentazione è stata la realizzazione di una base di riferimento strumentale ed ortofotografica, che consentisse la caratterizzazione dettagliata dei prospetti e costituisse una solida base di riferimento per ogni successiva operazione di registrazione dei dati ottenuti dall’analisi e dall’eventuale monitoraggio delle strutture e un puntuale riferimento per tutte le attività progettuali legate al recupero ed alla conservazione delle superfici.
Per l’esecuzione di tale operazione è stato eseguito il rilievo strumentale mediante stazione totale dei  principali prospetti del complesso, con la realizzazione di un reticolo metrico georeferenziato sulle murature, collegato alla rete topografica generale.
Tutte le riprese fotografiche sono state successivamente trattate con appositi programmi di fotoraddrizzamento e fotomosaicatura, ottenendo così immagini unitarie ed in scala metrica dei diversi prospetti analizzati.
Il costante utilizzo, in tutte le fasi di acquisizione dei dati in cantiere, di una stazione totale ha consentito il collegamento di tutti i prospetti interni ed esterni rispetto alla quota zero di riferimento, scelta nella soglia dell’ingresso orientale aperta nella cortina principale della fortezza, di accesso alla cosiddetta “corte rustica”.
I fotopiani così ottenuti sono quindi stati inseriti sulla base grafica di riferimento precedentemente ottenuta dal rilevamento strumentale.
In questo modo è possibile ottenere la sovrapposizione degli elementi principali del rilievo sulle ortofotografie in scala, realizzando così un dettagliatissimo rilievo materico delle superfici, base fondamentale per ogni successiva rielaborazione e per l’inserimento grafico di informazioni di tipo diagnostico e progettuale. Si è così ottenuta, inoltre, una insostituibile e puntuale base di computazione metrica degli interventi di conservazione.
Nel corso delle operazioni di rilevamento strumentale si è inoltre operata la  lettura degli scostamenti dalla verticalità in punti notevoli del complesso; tali dati sono quindi stati oggetto di analisi e rielaborazione, ottenendone così specifici elaborati grafici di riferimento.
E’ stata anche eseguita una caratterizzazione planialtimetrica dell’intorno per realizzare una rete topografica  d’inquadramento, per collegare strumentalmente e rendere omogenee e coerenti tutte le operazioni di misurazione eseguite all’interno o all’esterno del complesso, identificate in un unico spazio tridimensionale in relazione alla quota zero di origine.

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Per l’esecuzione di tale operazione è stato eseguito il rilievo strumentale mediante stazione totale dei  principali prospetti del complesso, con la realizzazione di un reticolo metrico georeferenziato sulle murature, collegato alla rete topografica generale.
Tutte le riprese fotografiche sono state successivamente trattate con appositi programmi di fotoraddrizzamento e fotomosaicatura, ottenendo così immagini unitarie ed in scala metrica dei diversi prospetti analizzati.
Il costante utilizzo, in tutte le fasi di acquisizione dei dati in cantiere, di una stazione totale ha consentito il collegamento di tutti i prospetti interni ed esterni rispetto alla quota zero di riferimento, scelta nella soglia dell’ingresso orientale aperta nella cortina principale della fortezza, di accesso alla cosiddetta “corte rustica”.
I fotopiani così ottenuti sono quindi stati inseriti sulla base grafica di riferimento precedentemente ottenuta dal rilevamento strumentale.
In questo modo è possibile ottenere la sovrapposizione degli elementi principali del rilievo sulle ortofotografie in scala, realizzando così un dettagliatissimo rilievo materico delle superfici, base fondamentale per ogni successiva rielaborazione e per l’inserimento grafico di informazioni di tipo diagnostico e progettuale. Si è così ottenuta, inoltre, una insostituibile e puntuale base di computazione metrica degli interventi di conservazione.
Nel corso delle operazioni di rilevamento strumentale si è inoltre operata la  lettura degli scostamenti dalla verticalità in punti notevoli del complesso; tali dati sono quindi stati oggetto di analisi e rielaborazione, ottenendone così specifici elaborati grafici di riferimento.
E’ stata anche eseguita una caratterizzazione planialtimetrica dell’intorno per realizzare una rete topografica  d’inquadramento, per collegare strumentalmente e rendere omogenee e coerenti tutte le operazioni di misurazione eseguite all’interno o all’esterno del complesso, identificate in un unico spazio tridimensionale in relazione alla quota zero di origine.

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Noi siamo come dei nani sulle spalle dei giganti. Vediamo quindi un numero maggiore di cose degli antichi, perché essi ci sollevano e ci innalzano di tutta la loro gigantesca altezza.

Bernardo di Chartres

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Per l’esecuzione di tale operazione è stato eseguito il rilievo strumentale mediante stazione totale dei  principali prospetti del complesso, con la realizzazione di un reticolo metrico georeferenziato sulle murature, collegato alla rete topografica generale.
Tutte le riprese fotografiche sono state successivamente trattate con appositi programmi di fotoraddrizzamento e fotomosaicatura, ottenendo così immagini unitarie ed in scala metrica dei diversi prospetti analizzati.
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E’ stata anche eseguita una caratterizzazione planialtimetrica dell’intorno per realizzare una rete topografica  d’inquadramento, per collegare strumentalmente e rendere omogenee e coerenti tutte le operazioni di misurazione eseguite all’interno o all’esterno del complesso, identificate in un unico spazio tridimensionale in relazione alla quota zero di origine.

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La progettazione è stata preceduta da un’ampia campagna d’indagine che è partita da una situazione di consistente trasformazione dell’edificio e dei suoi prospet...() Approfondisci

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…e sappiamo che facciamo solo il nostro dovere, che questo è il nostro compito e che dovremo fare molto di più, ma molto di più. Per questo facciamo assegnamento sui giovani, gli uomini di domani, che dovranno raccogliere la nostra bandiera ed andare avanti, nell’interesse del nostro Paese: affinché il nostro Paese possa contare qualche cosa domani, poiché non c’è indipendenza politica se non c’è indipendenza economica.

Enrico Mattei. San Donato Milanese (Metanopoli) 1 gennaio 1958. Discorso per l’inaugurazione della Scuola di Studi superiori sugli Idrocarburi