Indagini diagnostiche

Lavorare sui punti strategici

2012 TN, Campodenno, Castel Belasi, in corso

Lavori di restauro e recupero del compendio di Castel Belasi

I sondaggi di scavo, distribuiti nell’ambito dell’intera area interessata dalle fortificazioni, erano localizzati in punti strategici del complesso ed avevano la finalità di definire quote d’utilizzo antico e loro variazioni, caratteristiche fisiche di piani pavimentali e strutture di fondazione e, più in generale, una conoscenza diretta delle principali casistiche della stratificazione antropica presente all’interno del complesso.
Sono perciò stati eseguiti “pozzetti stratigrafici” sia all’interno dei principali locali del piano terreno e del piano seminterrato dei diversi corpi di fabbrica che costituiscono il complesso, sia a ridosso dei principali perimetrali esterni degli stessi corpi di fabbrica o della cortina di delimitazione dell’area fortificata; in due soli casi sono stati eseguiti sondaggi all’esterno della cortina sommitale, uno per determinare la presenza di un acciottolato in corrispondenza del percorso di avvicinamento alla porta orientale della cinta sommitale ed uno per indagare, nella porzione meridionale del complesso, l’organizzazione originaria della linea secondaria di fortificazione, definita impropriamente “rivellino”.
Nella definizione dei corpi di fabbrica, per facilitare l’incrocio delle risultanze delle indagini, è stata mantenuta la definizione in vani presente nel progetto diagnostico.
Tutti i sondaggi sono stati collegati altimetricamente con l’ausilio di una stazione totale ad uno “zero di riferimento”, eletto in corrispondenza della soglia lapidea  del portale orientale che consente l’attraversamento della cortina sommitale di fortificazione.
I sondaggi, nel progetto diagnostico, erano distinti in due gruppi: quelli da eseguirsi direttamente e quelli da eseguire a seguito della messa in sicurezza del complesso. Di questi ultimi è stato possibile eseguire unicamente il sondaggio in corrispondenza del perimetrale interno della porzione occidentale della cortina sommitale, mentre sono stati stralciati  i sondaggi previsti in corrispondenza della porzione interna alla porta occidentale della cinta sommitale che avrebbe creato difficoltà logistiche al cantiere e quello in corrispondenza del terrapieno delimitato dal perimetrale meridionale della cinta secondaria (rivellino), stralciato per motivi di sicurezza (di fatto rimandato ad altra campagna d’indagine) in assenza della messa in sicurezza della porzione muraria a meridione dello stesso, che risultava prossima al collasso.

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…io credo soltanto nella iniziativa senza aggettivi, nella iniziativa di tutti. È l’iniziativa che crea la ricchezza, che aumenta il reddito, che apre nuovi posti di lavoro, che stimola il benessere di tutto il paese. Ho l’impressione che in Italia ci sia del lavoro per tutti; un lavoro immenso e che il nostro sia il campo probabilmente più importante, in cui gli scienziati, i tecnici, gli uomini responsabili del nostro devono interessarsi.

Enrico Mattei. San Donato Milanese (Metanopoli) 1 gennaio 1958. Discorso per l’inaugurazione della Scuola di Studi superiori sugli Idrocarburi

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2012 TN, Campodenno, Castel Belasi, in corso

Lavori di restauro e recupero del compendio di Castel Belasi

I sondaggi di scavo, distribuiti nell’ambito dell’intera area interessata dalle fortificazioni, erano localizzati in punti strategici del complesso ed avevano la finalità di definire quote d’utilizzo antico e loro variazioni, caratteristiche fisiche di piani pavimentali e strutture di fondazione e, più in generale, una conoscenza diretta delle principali casistiche della stratificazione antropica presente all’interno del complesso.
Sono perciò stati eseguiti “pozzetti stratigrafici” sia all’interno dei principali locali del piano terreno e del piano seminterrato dei diversi corpi di fabbrica che costituiscono il complesso, sia a ridosso dei principali perimetrali esterni degli stessi corpi di fabbrica o della cortina di delimitazione dell’area fortificata; in due soli casi sono stati eseguiti sondaggi all’esterno della cortina sommitale, uno per determinare la presenza di un acciottolato in corrispondenza del percorso di avvicinamento alla porta orientale della cinta sommitale ed uno per indagare, nella porzione meridionale del complesso, l’organizzazione originaria della linea secondaria di fortificazione, definita impropriamente “rivellino”.
Nella definizione dei corpi di fabbrica, per facilitare l’incrocio delle risultanze delle indagini, è stata mantenuta la definizione in vani presente nel progetto diagnostico.
Tutti i sondaggi sono stati collegati altimetricamente con l’ausilio di una stazione totale ad uno “zero di riferimento”, eletto in corrispondenza della soglia lapidea  del portale orientale che consente l’attraversamento della cortina sommitale di fortificazione.
I sondaggi, nel progetto diagnostico, erano distinti in due gruppi: quelli da eseguirsi direttamente e quelli da eseguire a seguito della messa in sicurezza del complesso. Di questi ultimi è stato possibile eseguire unicamente il sondaggio in corrispondenza del perimetrale interno della porzione occidentale della cortina sommitale, mentre sono stati stralciati  i sondaggi previsti in corrispondenza della porzione interna alla porta occidentale della cinta sommitale che avrebbe creato difficoltà logistiche al cantiere e quello in corrispondenza del terrapieno delimitato dal perimetrale meridionale della cinta secondaria (rivellino), stralciato per motivi di sicurezza (di fatto rimandato ad altra campagna d’indagine) in assenza della messa in sicurezza della porzione muraria a meridione dello stesso, che risultava prossima al collasso.

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Lavori di restauro e recupero del compendio di Castel Belasi

I sondaggi di scavo, distribuiti nell’ambito dell’intera area interessata dalle fortificazioni, erano localizzati in punti strategici del complesso ed avevano la finalità di definire quote d’utilizzo antico e loro variazioni, caratteristiche fisiche di piani pavimentali e strutture di fondazione e, più in generale, una conoscenza diretta delle principali casistiche della stratificazione antropica presente all’interno del complesso.
Sono perciò stati eseguiti “pozzetti stratigrafici” sia all’interno dei principali locali del piano terreno e del piano seminterrato dei diversi corpi di fabbrica che costituiscono il complesso, sia a ridosso dei principali perimetrali esterni degli stessi corpi di fabbrica o della cortina di delimitazione dell’area fortificata; in due soli casi sono stati eseguiti sondaggi all’esterno della cortina sommitale, uno per determinare la presenza di un acciottolato in corrispondenza del percorso di avvicinamento alla porta orientale della cinta sommitale ed uno per indagare, nella porzione meridionale del complesso, l’organizzazione originaria della linea secondaria di fortificazione, definita impropriamente “rivellino”.
Nella definizione dei corpi di fabbrica, per facilitare l’incrocio delle risultanze delle indagini, è stata mantenuta la definizione in vani presente nel progetto diagnostico.
Tutti i sondaggi sono stati collegati altimetricamente con l’ausilio di una stazione totale ad uno “zero di riferimento”, eletto in corrispondenza della soglia lapidea  del portale orientale che consente l’attraversamento della cortina sommitale di fortificazione.
I sondaggi, nel progetto diagnostico, erano distinti in due gruppi: quelli da eseguirsi direttamente e quelli da eseguire a seguito della messa in sicurezza del complesso. Di questi ultimi è stato possibile eseguire unicamente il sondaggio in corrispondenza del perimetrale interno della porzione occidentale della cortina sommitale, mentre sono stati stralciati  i sondaggi previsti in corrispondenza della porzione interna alla porta occidentale della cinta sommitale che avrebbe creato difficoltà logistiche al cantiere e quello in corrispondenza del terrapieno delimitato dal perimetrale meridionale della cinta secondaria (rivellino), stralciato per motivi di sicurezza (di fatto rimandato ad altra campagna d’indagine) in assenza della messa in sicurezza della porzione muraria a meridione dello stesso, che risultava prossima al collasso.

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I sondaggi di scavo, distribuiti nell’ambito dell’intera area interessata dalle fortificazioni, erano localizzati in punti strategici del complesso ed avevano la finalità di definire quote d’utilizzo antico e loro variazioni, caratteristiche fisiche di piani pavimentali e strutture di fondazione e, più in generale, una conoscenza diretta delle principali casistiche della stratificazione antropica presente all’interno del complesso.
Sono perciò stati eseguiti “pozzetti stratigrafici” sia all’interno dei principali locali del piano terreno e del piano seminterrato dei diversi corpi di fabbrica che costituiscono il complesso, sia a ridosso dei principali perimetrali esterni degli stessi corpi di fabbrica o della cortina di delimitazione dell’area fortificata; in due soli casi sono stati eseguiti sondaggi all’esterno della cortina sommitale, uno per determinare la presenza di un acciottolato in corrispondenza del percorso di avvicinamento alla porta orientale della cinta sommitale ed uno per indagare, nella porzione meridionale del complesso, l’organizzazione originaria della linea secondaria di fortificazione, definita impropriamente “rivellino”.
Nella definizione dei corpi di fabbrica, per facilitare l’incrocio delle risultanze delle indagini, è stata mantenuta la definizione in vani presente nel progetto diagnostico.
Tutti i sondaggi sono stati collegati altimetricamente con l’ausilio di una stazione totale ad uno “zero di riferimento”, eletto in corrispondenza della soglia lapidea  del portale orientale che consente l’attraversamento della cortina sommitale di fortificazione.
I sondaggi, nel progetto diagnostico, erano distinti in due gruppi: quelli da eseguirsi direttamente e quelli da eseguire a seguito della messa in sicurezza del complesso. Di questi ultimi è stato possibile eseguire unicamente il sondaggio in corrispondenza del perimetrale interno della porzione occidentale della cortina sommitale, mentre sono stati stralciati  i sondaggi previsti in corrispondenza della porzione interna alla porta occidentale della cinta sommitale che avrebbe creato difficoltà logistiche al cantiere e quello in corrispondenza del terrapieno delimitato dal perimetrale meridionale della cinta secondaria (rivellino), stralciato per motivi di sicurezza (di fatto rimandato ad altra campagna d’indagine) in assenza della messa in sicurezza della porzione muraria a meridione dello stesso, che risultava prossima al collasso.

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Noi siamo come dei nani sulle spalle dei giganti. Vediamo quindi un numero maggiore di cose degli antichi, perché essi ci sollevano e ci innalzano di tutta la loro gigantesca altezza.

Bernardo di Chartres

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I sondaggi di scavo, distribuiti nell’ambito dell’intera area interessata dalle fortificazioni, erano localizzati in punti strategici del complesso ed avevano la finalità di definire quote d’utilizzo antico e loro variazioni, caratteristiche fisiche di piani pavimentali e strutture di fondazione e, più in generale, una conoscenza diretta delle principali casistiche della stratificazione antropica presente all’interno del complesso.
Sono perciò stati eseguiti “pozzetti stratigrafici” sia all’interno dei principali locali del piano terreno e del piano seminterrato dei diversi corpi di fabbrica che costituiscono il complesso, sia a ridosso dei principali perimetrali esterni degli stessi corpi di fabbrica o della cortina di delimitazione dell’area fortificata; in due soli casi sono stati eseguiti sondaggi all’esterno della cortina sommitale, uno per determinare la presenza di un acciottolato in corrispondenza del percorso di avvicinamento alla porta orientale della cinta sommitale ed uno per indagare, nella porzione meridionale del complesso, l’organizzazione originaria della linea secondaria di fortificazione, definita impropriamente “rivellino”.
Nella definizione dei corpi di fabbrica, per facilitare l’incrocio delle risultanze delle indagini, è stata mantenuta la definizione in vani presente nel progetto diagnostico.
Tutti i sondaggi sono stati collegati altimetricamente con l’ausilio di una stazione totale ad uno “zero di riferimento”, eletto in corrispondenza della soglia lapidea  del portale orientale che consente l’attraversamento della cortina sommitale di fortificazione.
I sondaggi, nel progetto diagnostico, erano distinti in due gruppi: quelli da eseguirsi direttamente e quelli da eseguire a seguito della messa in sicurezza del complesso. Di questi ultimi è stato possibile eseguire unicamente il sondaggio in corrispondenza del perimetrale interno della porzione occidentale della cortina sommitale, mentre sono stati stralciati  i sondaggi previsti in corrispondenza della porzione interna alla porta occidentale della cinta sommitale che avrebbe creato difficoltà logistiche al cantiere e quello in corrispondenza del terrapieno delimitato dal perimetrale meridionale della cinta secondaria (rivellino), stralciato per motivi di sicurezza (di fatto rimandato ad altra campagna d’indagine) in assenza della messa in sicurezza della porzione muraria a meridione dello stesso, che risultava prossima al collasso.

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…e sappiamo che facciamo solo il nostro dovere, che questo è il nostro compito e che dovremo fare molto di più, ma molto di più. Per questo facciamo assegnamento sui giovani, gli uomini di domani, che dovranno raccogliere la nostra bandiera ed andare avanti, nell’interesse del nostro Paese: affinché il nostro Paese possa contare qualche cosa domani, poiché non c’è indipendenza politica se non c’è indipendenza economica.

Enrico Mattei. San Donato Milanese (Metanopoli) 1 gennaio 1958. Discorso per l’inaugurazione della Scuola di Studi superiori sugli Idrocarburi